Vuelta a España 2019, Alejandro Valverde mantiene un profilo basso: ” Non credo di poter vincere”
Alejandro Valverde è pronto per la Vuelta a España 2019. Il corridore della Movistar ha dichiarato di essere pronto a interpretare qualsiasi ruolo, da quello di gregario di lusso per Nairo Quintana a quello di leader congiunto, opzione che lo stesso diretto sportivo Movistar José Luis Arrieta ha ammesso essere quella più probabile. Il forfait di Richard Carapaz, poi, regala al murciano una ancora maggiore libertà di movimento, che lui sembra voler sfruttare per vincere delle tappe e magari anche qualcosa in più a casa sua e in maglia iridata, pur restando scettico sulla possibilità di vincere l’intera corsa.
“ Non credo di poter vincere, perché in un grande giro devi tenere per ventuno giorni, anche se comunque sto molto bene. Arriviamo qui con un leader come Nairo Quintana e poi vedremo come va. Ma non mi tiro fuori e per il momento credo che proverò a restare davanti. Carapaz doveva essere uno dei leader ed è chiaro che la sua assenza cambierà l’approccio della squadra”.
L’iridato ha poi commentato anche le sue possibilità di indossare la maglia rossa di leader e di vincere alcune tappe nella prima settimana, che sembra particolarmente adatta alle sue caratteristiche: “Speriamo. Sarebbe molto bello vincere qualche tappa e indossare la maglia rossa, sarebbe un onore per me, però dobbiamo vedere cosa accadrà nella cronosquadre. Siamo una squadra battagliera, non ci arrendiamo e daremo sempre il massimo”.
Il campione nazionale spagnolo ha poi individuato nell’Astana e nella Jumbo-Visma le due squadre da battere, pur sottolineando che in una corsa come la Vuelta le sorprese sono sempre dietro l’angolo: “La Vuelta è caratterizzata da molte tappe piene di sorprese e di insidie. Non ci si può distrarre nemmeno un giorno e anche se le tappe di montagna sono quelle che potrebbero far segnare le maggiori differenze, ci saranno altri giorni molto duri”.
Il campione del mondo ha poi risposto a chi gli faceva notare che questa sarà l’ultima corsa in cui indosserà la maglia iridata, prima di tornare a lottare per conquistarla a fine settembre nello Yorkshire: “Quest’anno sono concentrato sulla Vuelta, l’anno scorso era diverso perché pensavo soprattutto al mondiale. Quest’anno è un percorso duro, ma c’è un ventaglio di favoriti molto più ampio e lo ritengo più difficile. Ora devo pensare alla Vuelta e farlo nel miglior modo possibile”.
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